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al testo di Rita Stanzione
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Il momento si dilata all’infinito in calore asperso, fino ad averne freddo. Siamo la polvere adagiata sulla terra io sono polvere donna e siamo altro, insieme. Io sono altro e siamo oltre le parole vuote, tutti siamo polvere da non calpestare, fragile siamo da soffiare, sussurri in voci. Non cerchiamo che voci simili voci da vivere con- vivere da far rinascere l’altro da noi uomo, bambino, vecchio, cane abbandonato. Ubiqua generosità, da voler dire donna gonna, campana, chioma protezione e cento dimensioni centro accerchiato da sussulti per una strenna di stupori. Sentire, dare, amare, noi.
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